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A proposito delle polemiche suscitate dagli improvvidi ragionamenti astrusi di Tavecchio sui giovani calciatori allogeni, particolarmente ghiotti di banane, che sono tesserati dai club italiani, dico che il vulcanico dirigente calcistico dovrebbe sapere che il campionato nazionale è infestato anche da giovani calciatori che provengono da Paesi che hanno delle culture culinarie molto diverse dalla \"dieta mediterranea\" ma che non seguono necessariamente un regime nutrizionale a base di banane.Per esempio la Fiorentina ha tesserato Joshua Brillante (un giovane calciatore australiano che sembra la controfigura di Padre Cionfoli) che pare si ostini a cibarsi di carne di canguro, noci di macadamia e di vegemite (una gustosa e nutriente crema spalmabile a base di lievito di birra).Insomma, io credo che il Calcio Moderno stia diventando uno sport \"globalizzato\" e che noi tifosi dovremo rassegnarci a vedere in campo sempre più giocatori che si alimentano in modo \"stravagante\".
@marino52\"parlavo dello sterco del diavolo aka i soldi e la kasta .vai in camporella , carlo basso .\"-E io invece parlavo dell'effetto delle campagne di Repubblica sulla politica e sulla coscienza di molti italiani.Evidentemente tu sei più interessato ai soldi del diavolo.Legittimo.Il bello di questo blog è proprio che ognuno può parlare senza censure dell'argomento che preferisce.Non solo degli argomenti graditi a Marino.-Carlo Basso
Domanda agli intenditori di calcio:Il fatto che gli italiani abbiano, per formazione scolastica e indole sociale, una qualche difficoltà al lavoro di equipe, può essere alla base di risultati così altalenanti e senza apparente rapporto con i valori dei singoli in campo
Il difensivista catenacciaro Bearzot giocava con: Rossi-Graziani (o Altobelli)-Antognoni-B.Conti. I profeti del nuovo calcio mettono solo una finta punta come Balotelli, prevedono uno stucchevole possesso di palla, dove nessuno si arrischia a fiondarsi sulle corsie laterali o dettare il passaggio in area, e sperano che, nel 2014, lanci alla sperindio di trenta metri possano sorprendere le difese. Siamo tutti CT, si dice; ma per me, quando un selezionatore comincia a spostare per il campo i vari giocatori, assicurandosi che nessuno ricopra il suo ruolo naturale, quello per il quale nelle squadre di club risulta tanto forte da meritare la chiamata in Nazionale ed essere pagato a peso d'oro, ecco, quello è il momento in cui va gentilmente accompagnato all'uscita. E che Balo si comporti da pirla, non è che sorprenda nessuno, però che i Buffon e DeRossi si mettano a fare la morale, e gli anziani, e il rispetto, eccheppalle, nel '78 Cabrini era riserva della Juve e Rossi giocava nel Vicenza, la Nazionale attuale rispecchia la gerontocrazia e l'immobilismo italiano, autentico specchio della Nazione. Visto che al prossimo mondiale certamente non ci saranno, tanto vale buttar fuori da subito tutti gli ultratrentenni e vedere cosa ne vien fuori; se poi ci fosse una regola per cui le squadre di serie A debbano schierare, tra campo e panchina, almeno sette giocatori sotto i 23 anni, chissà, magari si tornerebbe ad investire qualche spicciolo nei vivai
Se Thiago Motta la nazionale brasiliana non l'ha mai vista neppure col binocolo un motivo ci sarà. E non è che fosse chiuso da fenomeni tipo Toninho Cerezo o Dunga: agli scorsi mondiali il titolare era Felipe Melo, oggi è Paulinho, due tra le più invereconde pippe che abbiano mai vestito la maglia verdeoro, per la disperazione dei tifosi. Eppure nessun brasiliano, neppure il più disperato, ha mai pensato che Thiago Motta potesse essere un'altrenativa.Quando Diego Costa è sceso in campo con la Spagna, i suoi connazionali brasiliani lo hanno ricoperto di fischi perchè lo considerano un traditore. Probabilmente lo avrebbero voluto nella Selecao.Quando è sceso in campo Thiago Motta, non lo ha fischiato nessuno. Probabilmente la maggior parte non sa neppure che è brasiliano, e quelli che lo sanno considerano vergognoso che una pippa simile potesse andare in giro a dire di essere un calciatore brasiliano, e sono contenti che sia diventato italiano. Di sicuro nessuno rimpiange che Scolari non lo abbia convocato.
--frase idiota..io in campo non c'ero per cui non è colpa mia.. ma siccome sono italiano mi assumo tutte le responsabilità delle giocate dei miei connazionali in calzoncini corti...Il Direttore ha scritto una +++++++
Se proprio dovessi fare un'analogia preferisco parlare di questa maledizione nazionale di affidarsi sempre all'uomo della provvidenza (che poi per ironia della sorte si rivela sempre l'uomo sbagliato), di voler raggiungere l'obiettivo battendo scorciatoie piuttosto che la strada che tutti percorrono, prediligere la furbizia usando metodi da ladruncoli per aprire il grimaldello. Ma vorrei parlare semplicemente di calcio.A Fra' Prandelli è stato affidato il compito di ricostruire una nazionale dai cocci lasciati a Johannesburg il 24 giugno di quattro anni fa. In mezzo un'europeo in cui si è arrivati in finale per opera dello spirito santo - 4 pappine dagli spagnoli prendi e porta a casa - e le prove generali della confederation cup in cui purtroppo, e dico purtroppo, dopo aver vinto non si sa come una partita allucinante contro il Giappone che ci ha letteralmente presi a pallonate, e visto il calo della Spagna in finale, è maturata l'idea del colpo grosso, francamente fuori da ogni portata. Così, ii suo progetto di costruire una squadra nuova, giovane, meritocratica e che fosse regolata addirittura da principi etici, è stato mutato in corso d'opera, corrotto e inficiato da tante contraddizioni e alla fine egli ha pensato (male) di affidarsi a Balotelli, un giocatore che non serve a niente e che qualche addetto ai lavori si è permesso di definire il giocatore più forte del mondo dopo Messi e CR7 ma che venti milioni di italiani hanno ben potuto vedere ieri sera, come si dice in gergo, fare il fosso.In realtà il tasso tecnico della nazionale è medio basso: se una delle colonne portanti si chiama Chiellini, se veste la maglia azzurra Thiago Morto e barbarossa, misterseimilioninettiallanno (avete capito bene), è il giocatore più pagato del campionato italiano e il giocatore italiano più pagato al mondo; se l'unico Giocatore di calcio che abbiamo si chiama Pirlo e ha 35 anni suonati e tutti gli altri fanno fatica a stoppare il pallone, se il capocannoniere del campionato se ne sta in panchina e Insigne e Cassano vengono preferiti a PepitoRossi... se... se... se... non sei assolutamente nessuno e puoi perdere con chiunque. Figuriamoci con una squadra ben organizzata come il Costarica.La voglia di fare il fenomeno del pavido fraticello, messa al sicuro con due anni di rinnovo contrattuale prima della partenza - eh beh, anche lui tiene famiglia - alla fine si è concretizzata in una serie di scelte sbagliate. Gobbo nell'anima com'è, avrebbe almeno potuto giocare nella maniera più semplice e naturale: il 532 gobbo, i tre centrali della Juve più due esterni, Pirlo barbarossa e Marchisio a centrocampo e due quazzo di punte: Balotelli e il capocannoniere del campionato, che essendo meno Immobile di lui gli crea lo spazio. E invece no,Per quanto mi riguarda, non serve l'esito dell'ultima partita con l'Uruguay, che immagino sarà la solita tragedia all'italiana, per capire che una qualificazione in queste condizioni, che probabilmente arriverà dopo aver giocato una partita in trincea per strappare un punto, di fatto non ha nessun senso. Perché il tecnico non ha saputo dare un'anima alla squadra, che sembra un'amalgama confuso di gente che non sa cosa fare e come farlo.Il calcio è un gioco, uno spettacolo, vada avanti chi diverte o almeno chi lo gioca e lo onora. Noi giochiamo a volerci essere a tutti i costi senza nemmeno sapere chi siamo e ciò rischia di rendere tutto ridicolo se non grottesco. 1e1e36bf2d